Il Codice dell’Amministrazione Digitale compie 18 anni

17/03/23

Il CAD è sicuramente il principale punto di riferimento normativo che ancora guida la transizione al digitale del nostro Paese, accompagnando le PA lungo diverse traiettorie. Grazie al Codice, infatti, le amministrazioni possono tradurre in modalità digitale i principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza previsti dalle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.

L’obiettivo è sempre stato quello di arrivare a realizzare un’amministrazione digitale, in grado di offrire servizi pubblici digitali facilmente utilizzabili, sicuri e di qualità, tali da garantire una relazione trasparente e aperta con i cittadini. Tra gli obiettivi:

  • attribuire a cittadini e imprese i diritti all’identità e al domicilio digitale e rafforzare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale;
  • promuovere l’innalzamento del livello di qualità dei servizi pubblici in digitali, garantendone la fruizione online e mobile oriented;
  • promuovere l’integrazione e l’interoperabilità tra le amministrazioni e tra i servizi pubblici erogati dalle PA;
  • garantire maggiore certezza giuridica alla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici.

Sebbene il CAD non sia stato in grado di accompagnare questa necessità con prescrizioni specifiche, gli obiettivi di fondo restano ancora attuali.

Occorrono perciò interventi mirati, senza appesantire ulteriormente il carico adempimentale. Nel corso del tempo, infatti, il CAD è diventato una corposa raccolta di norme, che ha subito continue modifiche,

ed oggi, quindi, nel giorno del suo anniversario, è giusto interrogarsi se il CAD abbia o meno raggiunto i suoi scopi.  

Misurata esclusivamente attraverso l’utilizzo di Spid, Cie, App IO e PagoPA, la digitalizzazione della PA sembrerebbe funzionare; lo confermano i numeri di Agid e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale che, per quanto riguarda il 2022 e l’utilizzo di questi servizi, segnalano il raggiungimento di nuovi massimi storici.

È richiesto innanzitutto guardarsi dal pensare che basti una legge per attuare un vero cambiamento; occorre che le amministrazioni sappiano cogliere la possibilità attraverso un lavoro di accompagnamento al cambiamento. Servono, quindi, meno adempimenti e un’apertura vera delle amministrazioni alla collaborazione con il mercato e con i cittadini; nuovi modelli di amministrazione, più aperte verso nuovi paradig­mi gestionali.

Fonte news
img

AllegatiWidget

Condividi

RelatedNewsWidget

Aggregatore Risorse

Altre notizie

13 mar 2024

PNRR, Chiusura Misura 1.2 CLOUD Del PNRR

Il CST ha avviato negli ultimi mesi un’azione di supporto specifica per questa Misura, con riferimento a tutti quegli enti che hanno uno scenario destrutturato di gestione dei servizi applicativi previsti per la candidatura.

Leggi di più
12 mar 2024

PNRR, prorogata la Misura 1.4.3 APP IO

Si informa che la Misura 1.4.3 del PNRR relativa alla progettualità APP IO è stata oggetto di un’estensione nel termine di presentazione delle candidature.

Leggi di più
11 mar 2024

PNRR, sguardo sull’avanzamento dello stato attuativo delle Misure del PNRR

A seguito dell’estensione temporale della Misura 1.4.3 APP IO e della riapertura dell’Avviso 1.2 per la Migrazione in CLOUD dei servizi applicativi dell’ente

Leggi di più